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Armani produce camici, Herno mascherine, Gucci lancia un crowdfunding con Intesa Sanpaolo

Nuove iniziative in Italia e all’estero: Valentino dona un milione al Gemelli di Roma, Ralph Lauren 10 milioni di dollari per l’emergenza sul territorio americano.

di Giulia Crivelli

Ogni giorno che passa, si aggiungono iniziative da parte della moda e del lusso per aiutare nella crisi da covid-19.

La scelta di Giorgio Armani Il Gruppo Armani ha convertito tutti i propri stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il coronavirus. Nelle scorse settimane, a seguito dell'iniziale donazione stanziata a favore della Protezione Civile e degli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele, Istituto dei Tumori di Milano e dello Spallanzani di Roma, Giorgio Armani ha deciso di dare il suo contributo anche all'ospedale di Bergamo, a quello di Piacenza e a quello della Versilia, arrivando così a una donazione complessiva di 2 milioni di euro.

Donazione dalla Fondazione Valentino Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, attraverso la Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, doneranno 1 milione di euro a sostegno della lotta contro il coronavirus. In particolare, la donazione sarà destinata all' ospedale Columbus Covid 2, una nuova area totalmente dedicata alla cura dei pazienti affetti da Covid-19 all'interno del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. Inaugurato ufficialmente il 21 marzo, l'ospedale Columbus Covid 2 sarà totalmente operativo a partire dalla prossima settimana. «In un momento così drammatico per tutto il mondo, abbiamo voluto dare il nostro contributo per vincere questa battaglia cruciale contro un nemico invisibile ma terribile – hanno spiegato lo stilista e il suo storico compagno e socio –. Proviamo una gratitudine immensa nei confronti di tutte quelle donne e quegli uomini che stanno lottando instancabilmente giorno e notte per salvare preziose vite umane nei nostri ospedali. Non smetteremo mai di ringraziarli per l'amore e la dedizione con cui stanno affrontando questa sfida.»

Nuove iniziative da parte di Gucci Gucci ha fatto due nuove donazioni a favore di due specifiche campagne di crowdfunding: in Italia, dove l'azienda ha sede, a favore del Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con Intesa Sanpaolo; e a livello globale, a favore del Covid-19 Solidarity Response Fund a supporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità attraverso la campagna di matchmaking di Facebook. In un momento in cui molti sono costretti a rimanere a casa, Gucci chiede a tutti i membri della sua community presente in ogni parte del mondo - e che condividono valori di giustizia sociale per la diversità, l'uguaglianza e la libertà - di intervenire al suo fianco per raccogliere fondi per alleviare questa crisi, aiutando i servizi sanitari a dotarsi delle attrezzature mediche necessarie e sostenendo gli scienziati che stanno lavorando su vaccini e trattamenti.


Come partecipare La #GucciCommunity è invitata a fare una donazione al Fondo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità attraverso la funzione “donate” nelle stories del canale www.instagram.com/Gucci. Facebook corrisponderà una cifra pari all'importo complessivo delle donazioni, nell'ambito dell'iniziativa di Matching. Da quando è stato lanciato, meno di due settimane fa, il Covid-19 Solidarity Response Fund ha raccolto donazioni da più di 200.000 persone in tutto il mondo e da alcune grandi aziende. Anche gli altri canali di social media della maison e il sito Gucci.com presenteranno link per donare ad entrambe le iniziative di crowdfunding. “We Are All In This Together” è il claim che accompagnerà la campagna di crowdfunding di Gucci insieme a un'illustrazione donata per l'occasione dall'artista di Roma MP5, che raffigura una persona che tiene la mano sul cuore in un simbolo di solidarietà (nella foto in alto).


Mascherine e camici da Herno Anche Herno sta impegnando la sua capacità produttiva a favore dell’emergenza sanitaria: l’azienda guidata da Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda, produrrà circa 10.000 camici al mese e 25.000 mascherine, destinate al territorio e in particolare all’ospedale di Verbania (Lago Maggiore). Tutte le sere la protezione civile passa dall'azienda e ritira la produzione.


Negli Stati Uniti Ralph Lauren, tramite la sua Fondazione, ha donato 10 milioni di dollari ed è impegnato nella produzione di mascherine e camici per i medici e infermieri americani.

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