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Dal fasciatoio allo stendino

Premessa


Pensando di abbandonare gli usa e getta e di passare ai lavabili o di cominciare direttamente con questi, le mamme si pongono mille domande sul “come ci si comporta” con pupù e pannolini sporchi. Il procedimento che va dal fasciatoio allo stendino è piuttosto semplice, ma in rete si trovano mille modus operandi e indicazioni diverse e anche contraddittorie che diventa difficile scegliere la propria gestione dato che si basa sull’esperienza (che ancora non si ha!). Di certo non si ha molta di sperimentare e rischiare di rovinare per sempre il pannolino.

Partiamo dal principio e cioè dalla lavatrice che deve essere “pronta a ricevere” i nuovi arrivati in casa !

Comunemente prima di conoscere il mondo dei lavabili tutte le mamme hanno la convinzione che i vestiti devono profumare e devono essere morbidi e che per avere queste caratteristiche è necessario usare un bel tappo di detersivo e aggiungere l’ammorbidente, quello più profumato e in buona quantità. Dopo aver iniziato a lavare i normali vestiti con il metodo utilizzato coi lavabili scoprirete che spenderete meno, che saranno pù sani per la vostra pelle, che inquinerete di meno e soprattutto sentirete la differenza al tatto perchè gli ammorbidenti coi profumanti si fissano sui tessuti lasciando una patina fastidiosa e dannosissima a lungo termine per la nostra salute e dei nostri cari. Tornando alla lavatrice è necessario che questa sia sanificata in profondità da tutti i residui che i lavaggi precedenti con detersivi non ecologici, ammorbidenti e sbiancanti ottici hanno lasciato all’interno del cestello, nella vaschetta, nelle tubature interne e nel filtro. Dove fosse possibile rimuovere le parti procedere con un lavaggio separato con acqua calda e sgrassatore (poi sciacquare bene). Per pulire le parti interne si possono usare diversi metodi, il più efficace che non danneggia la lavatrice è far andare una lavatrice a 90° con dentro un kg di sale grosso nel cestello.

Una volta pulita la lavatrice si possono lavare i nostri nuovi compagni di viaggio !



Introduzione


Se prima il pensiero era chiudere il pannolino il più velocemente possibile e farlo sparire nel bidone dell’immondizia ora il procedimento è leggermente più lungo, ma niente di così complicato o schifoso da dovervi indurre a desistere dal provare ! Chi ha già superato con gli usa e getta la fase iniziale della pupù liquida si è trovato frequentemente nella situazione di trovare la cacca fino alle ascelle e quindi di dover gestire le feci su larga scala e anche con un certo disappunto (la pubblicità diceva che avrebbe tenuto anche quella liquida !!!!), ma con i lavabili questo non succede, o meglio, è necessario gestire lo sporco, ma rimane confinato nel pannolino e non va a inondare body e cullina. Quindi quando sentiamo madri che dicono “oh no io la cacca non la voglio lavare” pensiamo ai quintali di body macchiati di pupù che abbiamo dovuto sfilare dalla testa dei nostri piccoli mentre indossavano gli usa e getta.

A quelle future mamme noi diciamo che quando nasceranno la vostra vita cambierà e dovrete confrontarvi con tutto quello che può farvi schifo o paura (pupù, vomito, ferite, sangue ecc..) e che un pochino cambierete perchè sapete di dover essere d’esempio per le nuove creature che metterete al mondo.

A seconda della fase in cui si trova il vostro bambino vi troverete a gestire diversi tipi di pupù; da quella liquida, a quella più consisitente ma super appiccicosa, a quella a polpetta che si stacca dal tessuto con facilità senza lasciare residui a quella dura che si butta nel wc senza nemmeno toccarla.

Inizialmente verrà espulso il meconio (i residui della digestione intrauterina) che è nero e molto appiccicoso. Vi consigliamo di utilizzare degli usa e getta ecologici perchè rischiereste di macchiare in modo molto importante i pannolini, oppure di usare dei velini usa e getta biodegradabili posizionati all’interno del pannolino lavabile in modo da poterne buttare la maggior parte nel wc, ma essendo la pelle molto delicata dovreste scegliere quelli adatti (ad es. popolini sono spessi e ruvidi mentre little lamb sono morbidi e sottili). Per una questione anche di risparmio consigliamo di acquistare i pannolini lavabili in taglia unica, che vanno bene dai 4/5 kg e non newborn (altrimenti dovreste avere un doppio parco con misure diverse) perchè è un peso che si raggiunge molto velocemente (non sembra possibile, ma i mesi passano in un lampo!). Nel primo periodo consigliamo di acquistare i pannolini usa e getta biodegradabili (ricordiamo che le feci andrebbero in ogni caso gettate nel wc!!!) anche perchè, soprattutto per le primipare, la nascita di una creatura è così rivoluzionaria nella routine quotidiana che aggiungere anche i lavabili potrebbe apportare solo inutile stress che in quel momento è meglio non sommare.

Con calma, appena l’equilibrio è raggiunto e ci si sente pronte si può partire coi lavabili !

Dopo averli comprati, siano essi nuovi o usati, è consigliato stripparli. Significa fargli fare tre lavaggi in lavatrice: uno a 60° con 15 ml di detersivo ecologico e due a 40° senza detersivo. Se dovete tenerli tanto tempo da parte prima di utilizzarli consigliamo di stripparli poco prima dell’uso. Dopo essere stati asciugati con cura (non in un contenitore ermetico, meglio se è areato) si può riporli in attesa del loro primo utilizzo !


Dal fasciatoio allo stendino


Siamo finalmente al fasciatoio e nostro figlio ha fatto la cacca. Per prima cosa dobbiamo essere certe di avere due cose fondamentali: un bidone che possa essere chiuso ermeticamente e una spazzolina per pulire il pannolino (tipo quella per pulire le unghie). Verificata la consistenza della pupù procedere con l’eliminazione della parte solida usando delle salviette biodegradabili che possano essere gettate nel wc o anche della carta igienica e poi procedere al lavaggio. Consigliamo di dividere, ove è possibile, le parti sporche da quelle solo bagnate e procedere in due modi differenti. Le parti bagnate vanno messe nel bidone senza essere lavate mentre le parti sporche vanno spazzolate sotto acqua corrente fredda (il caldo fissa le macchie) grattando con la spazzolina in modo da togliere la maggior parte dei residui intrappolati nel tessuto. Non usare saponi di nessun genere perchè il rischio, anche se poi si sciacqua bene, è che il tessuto si ceri e perda la sua caratteristica assorbente e faccia scivolare via la pipì. Dopo aver sciacquato, strizzare, ci raccomandiamo di non torcere la cover e il pul in generale per non compromettere la sua tenuta. A questo punto anche le parti lavate vanno nel bidone. Lo stoccaggio dei pannolini deve essere fatto in questo modo per evitare la proliferazione dei batteri e la fuoriuscita di cattivi odori. Se si vuole si può mettere un batuffolo di cotone con una goccia di olio essenziale attaccato sotto al coperchio, ma mai a contatto con i pannolini, per rendere più piacevole l’apertura del bidone durante il cambio pannolino.

Per facilitare il trasferimento dei pannolini sporchi al cestello della lavatrice si può mettere all’interno del bidone una wet bag (di solito fatta di pul) o una federa di un cuscino o un sacchetto retinato per il bucato in modo da poter mettere tutto in blocco in lavatrice senza dover tirare fuori pezzo per pezzo. Per rendere efficace questo procedimento è necessario attuare un paio di accorgimenti; innanzitutto lasciare aperta “la sacca” in modo che durante il lavaggio i pannolini possano fuoriuscire e lavarsi in modo corretto, ma soprattutto scomporre i pannolini prima di metterli nel bidone chiudendo i velcri in modo che non si aggancino tra loro rovinandosi. Spieghiamo meglio. Ogni tipologia di pannolino ha delle caratteristiche precise anche per il lavaggio. Gli AIO, tutto in uno, non necessitano di essere scomposti, ma se le alette della chiusura sono provvisti di velcro devono essere ripiegate su loro stesse, gli AI2, tutto in due, sono formati da più parti staccabili l’una dall’altra e vanno scomposte durante il lavaggio per non rovinare le chiusure, per il velcro vale lo stesso discorso degli AIO, i pocket contengono degli inserti assorbenti in una tasca e vanno estratti prima del lavaggio e anche loro possono avere il velcro, i fitted possono essere con inserti abbottonati e con inserti nella tasca e va tutto separato e anche loro possono avere il velcro, i ciripà dato che hanno dei lacci lunghi per la chiusura consigliamo di metterli in una borsa di rete separata e chiusa per evitare che si leghino con tutto il resto.

I pannolini possono stare nel bidone 2/3 giorni poi vanno lavati

La prima cosa da fare è un ciclo di risciacquo con acqua fredda. Assicuratevi che faccia centrifuga e scarico dell’acqua sporca. Successivamente impostate il lavaggio a 40° mettendo nella vaschetta 15 ml di detersivo ecologico (per la scelta valutare l’INCI e per la quantità valutate in relazione alla quanità di pannolini e alla quantità di acqua che viene caricata) e la centrifuga massimo a 1000 giri, ma sarebbe meglio tenerla a 800. Nel cestello, soprattutto per i primi lavaggi di pannolini nuovi o nel caso facciate lavatrici miste con capi di vestiario, potete mettere uno o due acchiappa colore (quello senza sostanze aggiunte!!). Come ammorbidente naturale si può mettere 100 ml di acido citrico in soluzione al 15% (riempi 850 ml una bottiglia di acqua distillata e versa 150 grammi di acido citrico in polvere) nella vaschetta dedicata o un paio di palline da tennis nel cestello. In base alla durezza dell’acqua si determina una maggiore o minore rigidità del tessuto una volta asciutto, per ovviare al problema è possibile aggiungere dei sequestranti durante il lavaggio.

Se è vero che a 40° a pieno carico la spesa di energia e l’inquinamento è ridotto, è altresì vero che è fondamentale tenere alto il livello di igiene per evitare problemi alla cute e alle mucose delicate di nostro figlio.

Per questo consigliamo di alternare cicli a 40° con un ciclo a 60° in quanto ad alte temperature si garantisce il quasi totale abbattimento della carica batterica che a 40° non è possibile. Il detersivo consigliato per i lavaggi a 60° è quello in polvere e sopra i 50° è possibile aggiungere il percarbonato di sodio (puro), un perossido non tossico che ha proprietà sbiancanti e igienizzanti, ma che si attiva dopra i 50°.

Bisogna precisare che di norma il percarbonato si attiva sopra i 50°, ma ne esistono che si attivano anche a 40°, comunque più è alta la temperatura maggiore è l’effetto. Sicuramente lavando a 30° sarebbe come buttarlo via.

Con questi accorgimenti non dovrebbero esserci problemi di puzze indesiderate che di solito si verificano alla prima pipì in pannolini appena indossati, ma che sono stati lavati sempre a basse temperature, sciacquati “male” e lavati con troppo detersivo.

Una volta finito il lavaggio si passa a una fase importante per l’ascigatura e cioè il posizionamento dei pannolini sullo stendino. Le varie parti devono avere lo spazio necessario per far circolare l’aria e l’umidità che sprigioneranno in modo da non puzzare poi di cane bagnato. Ogni mamma deve trovare il proprio modo di stendere, ma vi consigliamo di tenere vicini inserti e cover correlate in modo da velocizzare poi il momento in cui andranno assemblati e messi via per il prossimo cambio pannolino ! non c’è cosa peggiore che cercare tra una pila di inserti quello giusto per la sua cover !!! Per non impazzire ricordatevi bene come sono agganciati gli inserti quando li prendete in mano la prima volta perchè molto spesso prese dalla foga di buttarli in lavatrice per stripparli non badiamo bene ai vari posizionamenti.

Una mamma informata e organizzata è una macchina da guerra indistruttibile e quando c’è di mezzo il bene del proprio figlio non sarà certo un po’ di pupù da sciacquare e un paio di lavatrici in più alla settimana a metterla in crisi !!

Marta e Elisa

Pagina Facebook: Cuore Lavabile

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