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Il massaggio infantile: l'amore passa dalle mani


Cos’è il Massaggio Infantile? È un gesto d’amore verso i nostri figli. Non consideriamola una frase retorica, è davvero un gesto d’amore e amare i figli è innato per i genitori. È un mezzo privilegiato per entrare in contatto con il proprio bambino. È una tecnica che comprende una sequenza di massaggi e l’apprendimento di alcuni esercizi, ma non solo questo. Con il massaggio il genitore ha la possibilità di stare a tu per tu con il bambino, pelle a pelle, occhi negli occhi.

In molte parti del mondo il massaggio è un’antica tradizione tramandata di generazione in generazione, purtroppo, soprattutto nella società occidentale, molte antiche consuetudini sono state “messe da parte” nel XX secolo, per cedere il passo ad altre attività tipiche di un mondo e di una realtà che ha sempre meno tempo e si muove sempre più in fretta… Fortunatamente la scienza moderna ha ricoperto i benefici di questi usi e di queste tradizioni.

È interessante sapere che le madri, in alcune popolazioni definite primitive, restano in contatto fisico pressoché continuamente con i loro bambini: le madri portano sulle spalle i figli anche mentre lavorano e soddisfano rapidamente i loro bisogni. In un certo senso, con il massaggio, riscopriamo questo approccio che ci aiuta a riconoscere i segnali del bambino e a reagire di conseguenza. Spesso i genitori possono sentirsi stanchi e affaticai e frustrati dalle notti in bianco, le mamme possono sentirsi terribilmente stanche, i papà non completamente coinvolti. Sono tutte situazioni che possono presentarsi, qualche volta per un tempo limitato altre volte più lungo. Il massaggio può essere un eccellente aiuto e sostegno.

PERCHÉ?

Forse vi starete chiedendo: C’è bisogno di un corso per imparare a massaggiare il bambino? Non siamo già capaci di coccolarlo, stargli accanto e toccarlo con delicatezza? La risposta è: Sì, naturalmente. Quando i bambini sono piccoli le mamme e i papà o chi si prende cura di loro, tendono a toccarli con una frequenza quasi ritmata: ci sono le poppate, i cambi del pannolino, il ruttino, il bagnetto… sono tutti contatti che “servono” a qualcosa, sono azioni che si devono fare. Il massaggio invece è uno spazio speciale, un momento creato appositamente dal genitore, per entrare in contato con il bambino: contatto emotivo oltre che fisico.

Voi genitori avete scelto di trovare un tempo ed uno spazio vostri e del vostro bambino e, attenzione! Non dovete avere fretta! Potete prendervi il tempo necessario per riconoscere i segnali che vi invia il vostro piccolo. Il massaggio forse gli piacerà, forse vorrà farlo, ma potrebbe non apprezzare qualche passaggio, nessun problema: potete rimandare! A differenza del bagnetto, che gli fate anche se non lo entusiasma o della pappa che continuerete a proporgli anche se non lo entusiasma ...

Il massaggio non è da considerarsi un’attività curativa o terapeutica, ma può senz’altro portare benefici, per esempio:

  • Può favorire l’interazione: stimolando il bonding (l’attaccamento naturale tra genitor e figlio); la comunicazione verbale e non verbale (le parole e gli sguardi dei genitori, gorgoglii, vocalizzi, o anche il pianto, perché no?);

  • Può stimolare il sistema circolatorio, vestibolare, l’apparato digerente, gastro intestinale e respiratorio;

  • Può dare sollievo alle coliche, prevenire la stipsi, favorire l’evacuazione…

  • Può rilassare migliorando il ritmo sonno-veglia (sappiamo tutti cosa vuol dire dormire poco la notte); aumenta la capacità di adattamento, la flessibilità e abbassa i livelli dello stress.

Quelli elencati sono benefici per il bambino e di conseguenza per i genitori che si sentiranno più utili e capaci di comprendere i segnali del bambino e aiutarlo nelle sue difficoltà. I genitori che scoprono di poter dare sollievo con il loro tocco, si sentono automaticamente più sicuri delle loro azioni.

I benefici non si fermano nell’ambito famigliare, ma proseguono nell’ambito della società. Faccio prima una premessa, ne ho già parlato nel mio primo articolo, ma non mi stancherò di ripeterlo: A.I.M.I (Associazione Italiana Massaggio Infantile) ritiene fondamentale sottolineare che è il genitore a massaggiare il bambino, perché è esattamente il momento genitore-figlio, è uno spazio privilegiato che permette di entrare intimamente in contatto con il piccolo: non può e non DEVE essere chiunque a massaggiarlo, ma qualcuno di cui il bambino possa fidarsi sempre. Questo ci porta a capire che il massaggio può anche essere un mezzo di prevenzione: se il bambino/la bambina impara da subito che non può svestirla o toccarlo chiunque, sarà più incline a farsi rispettare e a comprendere e distinguere quello che possiamo definire “il tocco buono”.

Elisabetta Guerciotti

Insegnante di danza e diplomata AIMI (Associazione Italiana Massaggio Infantile)

Telefono: 339-6274168

e-mail: elisabetta.guerciotti@aimionline.it

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