top of page

VITAMINA D AI NEONATI: FINO A QUANDO OCCORRE SOMMINISTRALA?


La carenza di vitamina D interessa il il 50 - 70 per cento dei bambini italiani: con punte massime in epoca neonatale.


La vitamina D ai bambini si dà a partire dalla loro nascita, ma fino a quando bisogna fargliela assumere? [if !supportLineBreakNewLine]

Insufficiente esposizione solare, stili di vita errati, allattamento esclusivo prolungato al seno, obesità e colore della pelle sono i principali fattori di rischio.

Le raccomandazioni per prevenire l’ipovitaminosi D stilate nel 2015 dalla Società Italiana di Pediatria, dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale e dalla Federazione Italiana dei Medici Pediatri prevedono la profilassi con vitamina D per tutti i neonati per tutto il primo anno di vita, indipendentemente dall’allattamento.

Né il latte materno né quello in formula, seppur addizionato, riescono in realtà a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina D.

La profilassi è inoltre raccomandata a tutte le donne in gravidanza o che allattano, mentre tra il primo e il diciottesimo anno di vita soltanto a bambini e adolescenti a rischio.

In questa categoria sono coinvolti i bambini di etnia non caucasica ed elevata pigmentazione, con ridotta esposizione solare, che seguono regimi alimentari inadeguati come la dieta vegana, bambini con insufficienza renale o epatite cronica, obesi, affetti da malattie infiammatorie croniche o da celiachia.


Il primo fattore di rischio per l'ipovitaminosi D è la scarsa esposizione solare, principale fonte di rifornimento della vitamina D.

Motivo per cui gioco e attività fisica all’aria aperta dovrebbero essere maggiormente incoraggiati soprattutto durante la bella stagione, anche perché da novembre a febbraio l’inclinazione dei raggi ultravioletti è insufficiente a favorire la produzione di vitamina D.

L’allattamento al seno esclusivo prolungato senza supplemento di vitamina D - tipico di alcune culture come quelle araba o africana - è un altro fattore di rischio.

Il latte materno, pur essendo l’alimento ideale per il neonato, non contiene infatti quantità sufficienti di vitamina D.

A rischio sono pure i bambini obesi, perché il tessuto adiposo «sequestra» la vitamina D e quelli con la pelle scura, che questa non permette ai raggi solari di filtrare.



A cura di: Giuseppe Saggese


bottom of page