top of page

CAPRICCI DEI BAMBINI: COME AFFRONTARLI?


Tutti i bambini fanno i capricci e da che mondo e mondo li hanno sempre fatti, ma perché oggi noi genitori facciamo così fatica a gestirli?


Oggi gli adulti si dichiarano sempre più spesso spiazzati e incapaci di fronteggiare i capricci Questa "nuova" difficoltà non nasce dai bambini, ma dal rapporto che i genitori hanno nei confronti dell'autorità. Questa parola fa molta paura ai genitori, che tendono ad avere un atteggiamento amichevole con i propri figli, il più possibile paritario. L'uso dell'autorità ricorda un passato non troppo lontano, nel quale era normale comandare i bambini a bacchetta e punire sempre e comunque i capricci. Purtroppo, oggi, si rischia di cadere nell'eccesso opposto, quello di permettere tutto o di dare infinite spiegazioni sul perché di un ordine. È un errore: i bambini piccoli non sono in grado di capire le spiegazioni e vanno indirizzati in modo fermo. L'autorità in questo caso è il miglior modo di prendersi cura, il più amorevole, perché manda questo messaggio: se anche tu sei smarrito e non sai cosa fare (e fai troppi capricci) ci penso io.


In particolare, i capricci iniziano intorno ai 2 anni di vita del bambino, poiché in questo periodo inizia la cosiddetta fase di opposizione. Questa è l'età delle crisi di opposizione, dei capricci plateali, ma è anche l'età in cui il bambino inizia a parlare in prima persona, a dire "io", a riconoscersi allo specchio e ad usare la parolina magica "no" che ripete con ostinazione, per vedere l'effetto che fa. Appena il piccolo se ne rende conto, lo userà sempre per sostenere la sua voglia di indipendenza, soprattutto da mamme e papà, che sono le persone con cui ha il legame più stretto e da cui si sente più dipendente, appunto. L'obiettivo dei capricci, quindi, è quello di far valere il proprio punto di vista e sondare quanto il proprio volere venga accettato dai genitori. E' da questo che dipende la durata e l'evoluzione della fase di opposizione. Il fare i capricci non passa automaticamente con la crescita del bambino, ma dipende dall'approccio e dalle risposte dei genitori a questo bisogno di affermazione del piccolo.


MOTIVAZIONI DEI CAPRICCI

I capricci dei bambini non sono mai immotivati, ma possono essere legati a un bisogno di attenzione, per cercare di tenere il genitore accanto a sé, perché fin tanto che il piccolo urla, avrà tutta l'attenzione del genitore; o a ottenere qualcosa subito (un giocattolo, andare al parco, un dolcetto, ecc.). Il motivo potrebbe anche essere quello di farla pagare al genitore, perché è stato al lavoro tutto il giorno.


COME AFFRONTARE I CAPRICCI?

Vediamo insieme alcuni suggerimenti su come affrontare i capricci.

Solitamente i bambini li fanno quando si trovano in luoghi pubblici, perché sanno che in questi luoghi il genitore è più facile a cedere e concedere ciò che il bambino chiede.

E' indispensabile ricordare di non accondiscendere mai al capriccio, altrimenti potrebbe credere di poter far fare ai genitori tutto ciò che vuole, di comandare in casa.

E' importante guardare il bambino fermamente negli occhi, quando fa i capricci, per fargli capire che siamo convinti di quello che stiamo facendo, non bisogna mostrarsi indecisi o mineremo noi stessi la nostra autorità! E' importante porre delle regole e dei confini al loro comportamento per far capire loro che stanno esagerando, e ciò va fatto in modo pacato. In particolare, sarà utile riprendere, una volta calmatosi, il discorso del capriccio con il bambino, così da parlarne in modo ragionevole.

Quando i bambini sono molto piccoli, è utile far cadere la sfida che ci propongono, mentre dai 3 anni in su è necessario raccogliere la sfida e vincerla, non cedere, se si vuole mantenere una certa autorevolezza.

bottom of page