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MENINGITE NEI BAMBINI



La meningite batterica è un'infezione degli strati di tessuto che rivestono il cervello e il midollo spinale (le meningi).

Nei lattanti non piccolissimi e nei bambini, generalmente la meningite batterica viene causata da batteri trasportati all'interno dell'apparato respiratorio, mentre nei neonati è generalmente causata da un'infezione batterica nel torrente ematico (sepsi).

I bambini più grandi soffrono di rigidità del collo associata a febbre, cefalea e stato confusionale, mentre i lattanti appaiono in genere irritabili, inappetenti, vomitano o accusano altri sintomi.


La diagnosi si basa sui risultati della rachicentesi e degli esami del sangue.


Alcuni bambini muoiono di meningite anche dopo aver ricevuto il trattamento adeguato.

La vaccinazione può aiutare a prevenire alcune infezioni batteriche che causano la meningite.

L'infezione è trattata con gli antibiotici.

SINTOMI DELLA MENINGITE

I sintomi della meningite variano in base all'età. Quando i bambini arrivano a manifestare sintomi che interessano il cervello (come sonnolenza anomala o stato confusionale), la meningite può progredire molto rapidamente. Fino al 15% dei bambini affetti da meningite batterica arriva in ospedale in stato di incoscienza (comatoso) o quasi.


Neonati e bambini al di sotto dei 12 mesi di età:

I neonati e i bambini al di sotto dei 12 mesi di età manifestano raramente rigidità nucale (un sintomo comune nei bambini più grandi) e non sono in grado di comunicare disturbi specifici. Nei bambini così piccoli, alcuni importanti segni clinici che potrebbero segnalare ai genitori un problema potenzialmente grave sono:

- fastidio e irritabilità (soprattutto quando sono tenuti in braccio)

- sonnolenza anomala (letargia)

- inappetenza

- temperatura corporea eccessivamente elevata o bassa

- vomito

- eruzione cutanea

- convulsioni

Circa un terzo dei neonati e circa un lattante e bambino su cinque affetti da meningite batterica sono soggetti a convulsioni. Talvolta, i nervi che controllano alcuni movimenti degli occhi e del volto possono essere danneggiati dai batteri e portare a strabismo o ad un'alterazione dell'espressività facciale.

In circa il 25% dei neonati con meningite, l'aumento della pressione del liquor intorno al cervello può rendere tese o dure le fontanelle (le lacune fisiologiche tra le ossa della teca cranica). Questi sintomi compaiono generalmente dopo un paio di giorni e in alcuni bambini, in particolare nei neonati e intorno ai 3-4 mesi di vita, si aggravano molto rapidamente, tanto che il bambino passa da uno stato di buona salute alla condizione preagonica in meno di 24 ore.

Raramente, nei neonati affetti da meningite possono formarsi raccolte encefaliche di pus (ascessi) per la presenza di alcuni batteri. La crescita dell'ascesso aumenta la pressione sull'encefalo (nota come pressione endocranica) provocando vomito, incremento della circonferenza cranica e protrusione delle fontanelle.

Bambini più grandi e adolescenti

In genere, per alcuni giorni, i bambini e gli adolescenti affetti da meningite, presentano:

- febbre

- cefalea

- confusione

- rigidità nucale crescenti

Prima della meningite può esserci un'infezione delle prime vie respiratorie. Inoltre, possono manifestare convulsioni, pressione encefalica e danni ai nervi.

Le vaccinazioni di routine possono prevenire numerosi casi di meningite. Le persone che sono entrate in contatto con un soggetto affetto da meningite,spesso devono assumere una terapia antibiotica profilattica (nota come chemioprofilassi).


Vaccinazione

Gli operatori sanitari e i genitori possono contribuire alla prevenzione della meningite batterica facendo in modo che a tutti i bambini piccoli sia somministrato il vaccino contro l’Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) e il vaccino antipneumococcico, e ai bambini più grandi e agli adolescenti il vaccino antimeningococcico. Ai neonati e ai bambini piccoli ad alto rischio di infezione da Neisseria meningitidis potrebbe essere somministrato il vaccino antimeningococcico.


Sei stato a contatto con una sospetta meningite?

In genere alle persone che sono state in stretto contatto con soggetti affetti da meningite causata da Neisseria meningitidis o Haemophilus influenzae, si somministrano antibiotici. La definizione di stretto contatto varia leggermente a seconda di quale dei due batteri ha causato la meningite, ma in genere si riferisce a

- membri della famiglia (specialmente soggetti di età inferiore a 2 anni)

- lavoratori delle scuole per l'infanzia (soprattutto se presenti nella classe del bambino infetto)

- chiunque sia stato esposto direttamente alla saliva del bambino infetto (ad esempio attraverso baci, spazzolini o utensili condivisi, oppure operatori sanitari che eseguono determinate procedure)

- bambini non vaccinati o solo parzialmente vaccinati

- bambini con un sistema immunitario indebolito

La chemioprofilassi viene somministrata alle persone a stretto contatto, non appena il bambino infetto viene identificato, idealmente entro 24 ore.

I farmaci utilizzati per la chemioprofilassi sono rifampina, ceftriaxone e ciprofloxacina e vengono somministrati in base all'età della persona.

Tratto da: Pediatrah24

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