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Insegnare ai bimbi a mangiare in modo sano? La chiave è la ripetizione

Secondo un recente studio per insegnare ai bambini a mangiare in modo sano occorrerebbe mostrare loro ripetutamente cibi che fanno bene e pronunciare, allo stesso tempo e in continuazione, anche frasi legate ai benefici del cibo sano. La chiave dunque? è la ripetizione.

La prima infanzia è un momento fondamentale per educare i bambini ad avere comportamenti alimentari salutari. Tuttavia molti di loro, in età prescolare, non seguono le corrette raccomandazioni dietetiche. Un nuovo studio americano ha scovato alcuni modi per aiutare i bambini a familiarizzare con il cibo senza dare loro nessun tipo di pressioni, facendo solo comprendere ai piccoli i benefici di un'alimentazione sana. Novantotto famiglie sono state selezionate da due "programmi educativi" per bambini di 3-6 anni. Ai piccoli sono stati serviti snack, colazione e pranzo nel caso del primo programma, mentre nel secondo sono stati offerti solo spuntini e il era portato da casa. Durante l'esperimento sono stati introdotti soprattutto pomodori, peperoni, lenticchie e quinoa. L'indagine è durata sei settimane, durante le quali i ricercatori hanno gestito punti di degustazione di cibi, dai quali offrivano determinati alimenti ai piccoli.

Durante la conversazione sono state introdotte frasi specifiche "nutrizionali" legate agli alimenti, come, per esempio, "I cereali integrali ti aiutano a correre veloce e saltare in alto" e "Frutta e verdura aiutano a non ammalarti". Dai risultati è emerso che l'esposizione ripetuta dei cibi e che le frasi specifiche "nutrizionali" sono state in grado di aumentare la volontà di questi bambini in età prescolare di provare gli alimenti, il gradimento e il consumo stesso di questi. «Le conversazioni nei pasti possono essere un momento adatto per incoraggiare l'esplorazione dei cibi e per aiutare i bimbi piccoli a sviluppare comportamenti salutari", ha affermato Jane Lanigan, prima autrice della ricerca. «Sia i genitori sia gli educatori trarrebbero beneficio dall'apprendimento e dall'uso di messaggi nutrizionali appropriati nel momento in cui introducono nuovi alimenti».




 
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