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LA PROTESTA DEI GIOVANI PER UN FUTURO MIGLIORE

Senza dubbio il 15 marzo 2019 passerà nella storia della lotta per il clima grazie a Greta Thunberg, la sedicenne svedese proposta per il Nobel per la pace, che con le sue parole ha spinto ad uno sciopero salva-pianeta da record. "A Milano siamo 100mila", dicono gli organizzatori della manifestazione che hanno dovuto deviare il percorso per arrivare in piazza Duomo e non più in piazza della Scala, troppo piccola per accogliere tutti. E le altre città non sono da meno: a Firenze si sono riunite diecimila persone, seimila a Roma e tremila a Bologna.

L'altissima partecipazione era stata prevista dato che all'ultimo appello lanciato quattro giorni fa da Greta su Twitter avevano aderito movimenti di studenti di 123 Paesi diversi, con manifestazioni previste in 2052 città ai quattro angoli del pianeta. Da settimane il nuovo movimento degli studenti chiede a gran voce ai governi dei rispettivi Paesi politiche più incisive contro il riscaldamento globale, in particolare per ridurre le emissioni di anidride carbonica, tra i principali gas serra.

Il "FridaysForFuture", lo sciopero degli studenti contro i cambiamenti climatici, vede in Italia e Francia il maggior numero di raduni; a seguire ci sono Germania, Stati Uniti, Svezia e Gran Bretagna. "Scendiamo in piazza, manifestiamo" è il grido degli studenti che da Largo Cairoli, a Milano, hanno dato il via alla mobilitazione milanese: "No time left" recita il cartello appeso ad un ecologico risciò che apre il corteo di giovani, mentre i tamburi sembrano proprio scandire lo scadere del tempo di quel futuro che le nuove generazione si vedono sottratto.

Un enorme striscione con scritto "Siamo ancora in tempo" è stato appeso al Ponte degli Scalzi a Venezia dove sfila la manifestazione più importante di tutto il Veneto. "Abbiamo abitato questo pianeta per pochi anni, troppo pochi perchè qualcuno possa rimproverarci o addossarci le colpe dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua, della terra - hanno spiegato gli organizzatori - Vogliamo che multinazionali, compagnie miliardarie fermino la devastazione ambientale che i loro sistemi di produzione provoca. E mentre loro saranno impegnati su questo fronte a noi, che lottiamo e combattiamo per il qui e ora, spetterà la costruzione di un'alternativa, di un mondo realmente vivibile, sano, giusto".

Anche a Palermo diverse centinaia di studenti hanno raccolto l'appello degli "amici del pianeta" partecipando alla marcia contro il cambiamento climatico: alla manifestazione una folla di giovani ha esposto cartelli e striscioni con le scritte "Sciopero mondiale per il futuro", "E' inutile conquistare la luna per poi perdere la terra", e ancora "Altro che treni ad alta velocità, siamo al capolinea".

TRATTO DA: Repubblica.it