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San Vito lo Capo, mamme fanno da babysitter alla figlia dell'ambulante

La spiaggia è di quelle molto frequentate, lido San Giuliano, a Trapani. Fra gli ombrelloni passa una donna, venditrice ambulante, con una cesta appoggiata sul capo e la sua bimba avvolta in una fascia e legata alla schiena. Ha portato i suoi prodotti sulla spiaggia per venderli durante la giornata. È visibilmente accaldata. Alcune bagnanti la avvicinano, si presentano e la invitano a lasciare la loro bimba con loro. «Vai a lavorare tranquilla, a lei pensiamo noi», le dicono. La donna accetta e continua nel suo lavoro. La piccola resta con gli altri bambini, pranza con i suoi coetanei mentre la madre si guadagna da vivere su quella spiaggia. È la sintesi di un racconto pubblicato su Facebook che in queste ore sta facendo il giro del web. «Trapani, ore 13 di un’ordinaria giornata d’estate – si legge -. All’orizzonte spunta uno dei tanti ambulanti africani che affollano le spiagge italiane. Solo che stavolta è donna. Solo che stavolta è mamma. Sulla testa porta una cesta enorme, pesantissima, e dietro, legata ad una fascia, la sua bambina. Avrà 2 anni e mezzo, forse 3. Chissà da quante ore se ne sta lì, rannicchiata sulla schiena della mamma, sotto il sole». C’è una foto a parlare, insieme a quel post scritto da una delle protagoniste, Desirè, e rilanciato in rete dal blogger Lorenzo Tosa. Fra i commenti, molti ringraziano le bagnanti per il gesto e le definiscono “baby sitter” speciali. Loro, Desirè e Gabriella, commentano: «Niente di eclatante, solo cuore di mamma». E’ quello stesso post a raccontare su Facebook il bel finale della storia. «La piccola ha mangiato insieme a tutti loro al ristorante, ha giocato sul bagnasciuga insieme ai figli, fatto e preso gavettoni con i bimbi della spiaggia. Perché lei quello è: una bimba della spiaggia, proprio come ognuno di loro. E, per qualche ora, è sembrata la cosa più normale del mondo».

È emozionata Desirè Nica, 32 anni, di Roma, che di questa storia che sta facendo il giro del web è una delle protagoniste. Mentre parla al Corriere della Sera continua a dire di non aver fatto «nulla di speciale», nemmeno a scrivere «quelle due righe» che riassumono in realtà un gesto d’amore. I messaggi che riceve in queste ore sembrano dimostrarlo. «Ricordo tutto di quella scena - spiega -. Ho visto quella donna accaldata, mi sono alzata per andare verso di lei e aiutarla, una volta là ho trovato un gruppo di mamme con la mia stessa idea. Ci siamo guardate negli occhi e abbiamo pensato tutte la stessa cosa, di chiederle di lasciarci prendere cura della bambina per qualche ora». Alla fine la bimba è rimasta tutto il pomeriggio. «Ha fatto quello che dovrebbero fare tutti i bambini - continua Desirè -, ovvero divertirsi. È venuta al ristorante con noi, l’abbiamo imboccata mentre mangiava un piatto di pasta. Poi i giochi sulla spiaggia, con la sua mamma che ogni tanto faceva capolino per controllarla. È strano pensare che una cosa così normale abbia creato tutto questo scalpore». La storia pubblicata in rete ha avuto un risultato inaspettato. «Ci sono stati tanti commenti positivi e altrettanti negativi - conclude Desirè -. Ma sono orgogliosa di quello che abbiamo fatto e dimostrato su quella spiaggia. Se vedo una bimba al caldo, sotto il sole, provata, il cuore di mamma mi dice di aiutarla, incondizionatamente. E con la consapevolezza che sia tutto così normale mi piace pensare che al mio posto tutti avrebbero fatto la stessa cosa».


Tratto da Il Corriere

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