Sì del Governo ai seggiolini anti-abbandono. E la Ue premia il brevetto italiano
Pochi giorni fa la Commissione Ue ha premiato, a Bruxelles, il primo dispositivo antiabbandono – brevettato e Made in Italy – che permette di collegare la presenza di un bebè, sul proprio seggiolino, all’interno di un’auto a motore spento. Il governo ha firmato oggi gli attesi decreti attuativi.
L'ispirazione l’ha data, purtroppo, la tragica cronaca. La soluzione è venuta a un architetto e a un web master. L’Europa, l’ha incoronata (in attesa che la legge italiana diventi operativa). La Ue premia il primo dispositivo antiabbandono – brevettato e Made in Italy – che permette di collegare la presenza di un bebè, sul proprio seggiolino, all’interno di un’auto a motore spento. Ed oggi, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada per prevenire proprio l’abbandono di bambini nei veicoli. L’obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono sui seggiolini sarà valido per i bambini di età inferiore ai 4 anni e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.
La “medaglia d’oro” è stata consegnata a Bruxelles pochi giorni fa, nel corso della 1°cerimonia dedicata alla sicurezza dei prodotti – “Eu Product Safety Award” – dal commissario Ue alla Giustizia e alla tutela dei consumatori, Věra Jourová.
La start up, che si chiama Remmy, come il prodotto, il “car baby alert” che consente di monitorare il proprio bambino in auto costantemente, anche quando dorme, è nata nel 2013, a Calderara di Reno, provincia di Bologna, per realizzare il dispositivo messo a punto e breevettato da Michele Servalli e Carlo Donati, consulenti aziendali e padri. «La prima idea di un dispositivo antiabbandono per seggiolini da auto – ha spiegato Michele Servalli, ceo di Remmy – risale al 31 marzo del 2008 quando sentii alla radio la notizia della morte di una bimba a Lecco dopo essere stata lasciata 2 ore in auto. Ho pensato che non dovesse essere poi così difficile creare un dispositivo semplice che suonasse per segnalare la presenza dei piccoli in auto».
Come funziona Il car baby alert funziona così: è composto da un rilevatore baby collegato al seggiolino del bambino su cui ne rileva la pressione corporea e da una cicalina sonora che si alimenta nell’accendisigari dell’auto.Il sensore di peso alloggiato sotto la prima fodera del seggiolino comunica all’impianto centrale se il bambino si è spostato dal seggiolino durante il viaggio o se è ancora in auto una volta spento il motore della macchina. «Quando in auto si spegne il motore – ha proseguito Servalli – se il sensore rileva un peso (anche minimo) sul seggiolino, un segnale sonoro richiama immediatamente l’attenzione dell’autista, ricordando la presenza del piccolo nella vettura ed evitando, in questo modo, dimenticanze oppure distrazioni dovuti a circostanze esterne». Per il momento il dispositivo si vende privatamente online (sul sito web dell’azienda o su Amazon).
In attesa dei decreti alla legge 117/2018 «Molti produttori di seggiolini sono interessati – ha concluso Servalli, che in fase di iter parlamentare è stato anche audito in commissione Trasporti alla Camera – anche perchè la legge 117/2018, in vigore da quasi un anno, sancisce l’obbligo di installazione del seggiolino “salva bambini”. Eravamo tutti in attesa dei decreto attuativi. Ora saranno possibili accordi anche con le case costruttrici che attendevano di conoscere le specifiche».
Tratto da Il Sole 24 Ore
Per maggiori informazioni visitate il sito di Remmy