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PROBLEMI DI FONAZIONE E DIFETTI DELLA BOCCA


I problemi di fonazione nei bambini

I bambini iniziano a parlare intorno ai sette mesi; non possiamo definire i primi suoni che emettono delle vere e proprie parole, perché in quei mesi di vita, il bambino emettere sillabe ripetendo suoni che possono sembrare parole, come ma-ma-ma: questo primo tipo di approccio al linguaggio si chiama lallazione. Le parole vere e proprie vengono dette dai bambini intorno al primo anno di età, anche se ancora non saranno in grado di dire frasi articolate. Verso i 3 anni i bambini riescono a comporre frasi di senso compiuto e ascoltando il loro modo di parlare e di pronunciare le parole si possono individuare eventuali problemi di fonazione.

I problemi di fonazione dei bambini possono dipendere da diversi fattori, a cominciare da un mal funzionamento dell’apparato fonatorio. Fanno parte di quest’ultimo le corde vocali, la laringe, la lingua e i denti. Per emettere correttamente i suoni e calibrare un fonema è necessario che tutti i denti siano ben allineati e anche la mandibola e le arcate non portino a una malocclusione.


Individuare i problemi di fonazione

Un bambino molto piccolo è normale che non riesca a pronunciare in modo corretto i suoni, ma è bene prestare attenzione alla pronuncia di alcune lettere come la “s”, la “f”, la “v”, la “t”, ma anche la “z” e la “e”. La corretta fonazione di queste lettere dipende direttamente dai cosiddetti articolatori statici, che sono il palato duro, i denti e la cresta alveolare.

In altre parole, il flusso d’aria utile per pronunciarle correttamente passa sopra il bordo dei denti incisivi dell’arcata superiore.

In genere gli studi che hanno posto l’attenzione sull’apparato fonatorio in relazione all’articolazione nei bambini non sono molti, ma è certo che una volta diagnosticato dal dentista pediatrico un difetto della bocca è necessario un trattamento ortodontico. I problemi di fonazione, in molti casi, hanno bisogno di un approccio multidisciplinare, tra cui la consulenza congiunta di un logopedista e all’occorrenza di un pediatra e uno psicologo. La lingua ha un ruolo fondamentale e va sempre valutata, soprattutto nei suoi movimenti e delle eventuali limitazioni dovute a frenulo linguale corto.


Ortodonzia pediatrica e difetti della bocca

L’ortodonzia pediatrica, è una branca dell’odontoiatria pediatrica dedicata al trattamento delle malocclusioni e delle alterazioni funzionali dei denti dei più piccoli e si occupa anche dei difetti della mascella, dalla mandibola e del palato.

Si interviene con l’ortodonzia pediatrica per il disallineamento dei denti, quando cioè l’arcata superiore e inferiore non combaciano. Si possono correggere anche gli ampi spazi fra i denti e gli elementi dentari sporgenti o storti.

Ogni apparecchio ortodontico è non solo personalizzato, ma risponde ai diversi tipi di difetti e all’età del piccolo paziente.

Per i bambini dai 5 ai 9 anni si preferiscono gli apparecchi mobili, in modo da indirizzare e correggere la crescita delle ossa mandibolari, oppure per allargare il palato e per intervenire su quei difetti della bocca ossei o dentali che vanno trattati nel tempo.

A 12 anni si possono utilizzare gli apparecchi ortodontici fissi, in quanto ormai sono già spuntati tutti i denti definitivi. In questo caso si interviene sul disallineamento dentale con trazioni, brackets ed elastici, che lavoro ininterrottamente. Con la moderna ortodonzia pediatrica si possono utilizzare anche dei dispositivi dentali removibili e invisibili come gli allineatori. Sono mascherine trasparenti, più utilizzate nel periodo dell’adolescenza, che possono essere rimosse e che ricoprono un’intera arcata dentale da correggere. In questo caso l’igiene orale rispetto all’apparecchio ortodontico fisso è più semplice ed efficace.


La sedazione cosciente

Portare i propri figli dal dentista in tenera età li può aiutare ad abituarsi a un ambiente medico, che è comunque reso accogliente e a misura di bambino. Per i piccoli che, invece, hanno già vissuto un’esperienza traumatica o sono molto agitati, si può procedere con la sedazione cosciente.

Il bambino rimane sveglio ma può affrontare il trattamento ortodontico in tutta tranquillità. È una misura ormai diffusa che favorisce un buon rapporto tra dentista pediatrico e piccolo paziente.


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