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Allattamento: pelle e pelle / gioco di sguardi

I primi momenti che seguono la nascita sono ricchi di emozioni e coinvolgimento per mamma, papà e bambino che iniziano, insieme, ad intessere la loro relazione. Il parto è infatti un evento unico e carico di emozioni in grado di rivoluzionare la vita dei neo genitori che incontrano per la prima volta il loro bambino. Già prima del parto, in realtà, i futuri genitori iniziano ad intessere la relazione col bambino, tramite aspettative, timori, sogni, ma anche attraverso il contatto con la pancia della mamma e l’ascolto del bambino che sta per nascere. Dopo il parto però, la vista, il tatto, l’udito e tutti i cinque sensi, della madre in primis, si acuiscono e permettono le prime forme di comunicazione con il neonato. Mamma e papà imparano pian piano ad accogliere i pianti del bambino, i suoi vagiti: è il modo con cui il bambino comunica un suo bisogno a chi si prende cura di lui!

Non tutto però è riconducibile alla semplice soddisfazioni di un bisogno (fame, sete, sonno..) perché, talvolta, quello tra madre e bambino è un vero e proprio incontro d’amore. Basti pensare al momento dell’allattamento: la mamma inizia a prendersi cura del proprio neonato offrendo, attraverso il suo nutrimento, anche il proprio amore, unico ed irripetibile. Lo scambio che avviene durante l’allattamento è uno ricco di sguardi, di odori, di sorrisi e di parole dolci che la mamma rivolge al proprio bambino. “Ti sento” e “ti vedo” sembra essere ciò che implicitamente viene detto durante l’esperienza dell’allattamento attraverso il gioco di sguardi reciproci, colmi di stupore e di curiosità, tra neo mamma e neonato che iniziano insieme l’avventura della crescita.

L’abbraccio materno e il contatto pelle–a–pelle sono fondamentali, non solo in quanto fonte di calore, ma come ciò che permette al piccolo di trovare tranquillità, contenimento e sicurezza. La domanda del bambino è in questo senso una domanda d’amore che riguarda quindi il mondo degli affetti e il bisogno di sentirsi accolto, curato e desiderato. Tutti questi elementi sono fonte di nutrimento per il piccolo tanto quanto il latte che riceve: l'atto nutritivo infatti, sin dalla prima infanzia, diventa anche metafora della relazione d'amore che unisce una madre al proprio bambino.

Il “cibo per il cuore” è l’alimento più prezioso ed è per questo che una mamma può decidere di donare al proprio figlio il seno o il biberon, latte naturale o artificiale, facendo di questo incontro un momento speciale e unico, in sintonia con la propria soggettività di donna e madre. La serenità della mamma durante l’allattamento permette al bambino di vivere serenamente l’incontro con la vita e con il nutrimento materno.

E’ proprio la peculiarità di quel momento che rende ciascuna esperienza di allattamento un “mondo a sé” poiché riguarda quella mamma e quel bambino, la loro singolare modalità di entrare in contatto, il loro incontro, la loro storia.

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