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Metodo logopedico indiretto

Dopo tanti anni di esperienza ho maturato un metodo di rieducazione logopedica che mette al primo posto il benessere del bambino, nel rispetto dei suoi tempi e dei suoi modi, a seconda del caso unico e specifico.

Esistono casi, come quelli del ritardo nel linguaggio o del disturbo nell’apprendimento scolastico (DSA), per cui la rieducazione logopedica indiretta risulta essere la strategia ideale per non stancare e non demotivare il bambino.

Ciò che oltretutto lo può affaticare è lo spostamento, propriamente nei mesi più caldi e nei mesi più freddi, pertanto ho realizzato che trovare e condividere una nuova dinamica potesse rappresentare il metodo ideale per accostare comodità ed efficacia in tutti i sensi.

Quando tanti anni fa frequentavo l’università, il concetto tradizionale di sostegno al bambino trovava ancora fondamento, la realtà che lo circondava era completamente differente, gli stimoli di minore quantità e portata, i genitori meno indaffarati e meno stanchi.

È tutto cambiato, gli usi e i costumi sono quasi rivoluzionati e ho trovato che adattare il concetto di aiuto specialistico alla nuova realtà fosse un atto dovuto.

Il mio metodo verte sulla comunicazione al genitore (quindi senza la presenza del bambino) di un compito settimanale da svolgere puntualmente, sono sufficienti pochi minuti al giorno, ma condotti con cura e attenzione.

Le sedute successive trovano come fondamento altri incarichi sulla base di ciò che di nuovo ogni settimana emerge, tenendo sempre in considerazione lo stato del bambino, stanchezze, emotività più accese e nuove evoluzioni dentro e fuori il contesto famigliare.

Incontro successivamente il bambino quando la nuova situazione lo richiede, a seconda degli ultimi sviluppi.

Il compito deve essere sempre diverso e il bambino puntualmente stimolato secondo le nuove strategie logopediche adatte al momento storico.

In questo modo il genitore diventa protagonista guidato del percorso di rinforzo al bambino, senza correre il rischio di stancarlo e di generare eventualmente sentimenti di inadeguatezza o frustrazione.

È importante che il bambino sviluppi nuove competenze e nuove forze secondo un modo facile e automatizzabile attraverso dinamiche fluide e mai avvilenti.

Occorre quindi che i genitori automatizzino profondamente tutte le strategie e le tecniche utili al bambino.

Il genitore diventa senza fatica il conduttore di un metodo unico e mirato, da conservare e utilizzare nel tempo, a seconda della necessità del momento storico.

Il mio metodo logopedico indiretto mi ha permesso negli anni di intraprendere numerose rieducazioni anche a distanza, in Italia e all’estero, poiché i nuovi strumenti online si prestano a una fluidità efficace e fruttuosa.

Lo strumento online diventa efficace anche quando la gestione degli equilibri famigliari diventa pesante e opprimente, si ha quindi il modo di snodare un sostegno che mobiliti il meno possibile, assicurando un affiancamento sempre denso e significativo.

La nostra cultura purtroppo impone il concetto che senza fatica e sofferenza non esista modo di imparare, quando invece l’acume e la passione possono rendere efficace ogni percorso, anche a distanza più o meno ravvicinata, a seconda del caso specifico e unico.

Il bambino va seguito con rispetto, senza sconvolgere troppo i suoi equilibri e le sue inclinazioni, nel rispetto dei suoi spazi, dei suoi tempi e del suo universo cognitivo più personale.