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IL TE' PUO' MODIFICARE LA REGOLAZIONE DEI GENI?

Il tè e il caffè sono stati spesso protagonisti della ricerca scientifica. Gli effetti del loro consumo, associato a benefici per la salute ma anche a qualche rischio, sono stati valutati in diversi studi. Tra gli ultimi un lavoro della Uppsala University (Svezia) ha visto come il consumo di tè lascerebbe una traccia a livello genetico. Nelle donne che lo bevono, infatti, sono state rilevate delle variazioni epigenetiche, ossia delle modificazioni chimiche che “accendono” o “spengono” i geni. E tra questi ci sono i geni che interagiscono con il metabolismo degli estrogeni e il processo di insorgenza di un tumore. Sono necessari però ulteriori dati che confermino la derivazione di queste variazioni epigenetiche dal consumo di tè e se queste siano benefiche per l’organismo, come spiega la professoressa Daniela Lucini, Responsabile della Sezione di Medicina dell’Esercizio di Humanitas.

Lo studio

Precedenti ricerche avevano fornito dati sulla correlazione tra l’assunzione di caffè e i fattori genetici mentre la relazione con il tè è stata meno esplorata. In passato era emerso, ad esempio, come il consumo di tè e caffè potesse giocare un certo ruolo nel modulare il rischio di patologie in chiave anti-infiammatoria. I ricercatori hanno provato così a vedere se questi meccanismi fossero mediati dalle variazioni epigenetiche.

Nello studio pubblicato su Human Molecular Genetics hanno analizzato i campioni di DNA di più di tremila adulti individuando un “marchio” del consumo di tè su 28 diverse regioni genomiche. Le variazioni epigenetiche sono state osservate solo nelle donne. Il consumo di caffè, in entrambi i sessi, non è stato invece correlato ad alcuna variazione epigenetica.

A cura di: Prof.ssa Daniela Lucini

Tratto da: Humanitas Salute

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