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PERCHE' LE COPPIE FELICI NON POSTANO QUASI MAI SUI SOCIAL?

Da una decina di anni oramai, viviamo in un era in cui tutto ciò che si fa, ogni persona che si incontra, ogni piatto che si cucina, ogni città che si visita, viene immortalato e condiviso con amici e parenti. Il che è anche qualcosa di positivo perchè rappresenta appunto la possibilità di poter rivivere assieme agli altri i momenti più belli o importanti della nostra vita. Io stessa sono amante delle fotografie, dei dettagli, del bello! e se ho qualcosa di particolarmente sfizioso o importante per me da immortalare, non perdo tempo a pubblicarlo su Facebook o su Instagram, anzi, come di consuetudine, prima su Instagram per editare ben bene la foto e e poi successivamente su Facebook.

LA CONDIVISIONE ONLINE DELLA PROPRIA VITA PRIVATA

Nel tempo i social network sono diventati il nostro biglietto da visita soprattutto per quanto riguarda la condivisione on line della propria vita sentimentale e privata. Se non è on line il nostro amore quasi non esiste, ma siamo sicuri che sia proprio così?

Conosco persone che pubblicano ogni giorno, ogni secondo foto assieme al proprio partner, foto dei propri bambini, dal primo istante di vita, immortalando ogni singolo sputacchio, ogni singola pupù. Vedo persone che ci nauseano letteralmente pubblicando foto del proprio matrimonio ogni giorno, costantemente, anche dopo mesi o anni dal grande giorno, accompagnate ovviamente da frasi mielose, canzoni, poesie. Non trovate che questo sia particolarmente seccante? Per carità esiste l’opzione ”non seguire più” che ho applicato ad almeno venti dei miei contatti, ma perchè non teniamo in considerazione anche l’effetto distorsivo che i social possono avere sulla nostra personalità e su ciò che trasmettiamo agli altri?


Le persone insicure o depresse cercano in tutti i modi di avere l’approvazione da parte degli altri. Le donne gelose in maniera ossessiva sentono il bisogno di affermare la propria storia d’amore attraverso foto, dediche e tag continui che possano ”allontanare” secondo loro le altre ”malintenzionate”.

I social ci permettono di costruire un’immagine virtuale di noi o della coppia, che catalizzi attenzioni e diventi lo specchio del nostro riconoscimento sociale, spesso anche fittizio e costruito. Ci sono filtri che permettono di migliorare la nostra bellezza ed altri che addirittura ci trasformano rendendoci irriconoscibili. Alcune volte una foto scattata al momento sbagliato o un tag inserito da amici può rovinare i nostri rapporti lavorativi o di amicizia. Senza rendercene conto a volte sono proprio i social a tradirci causando incomprensioni, informando erroneamente chi ci segue, trasmettendo contenuti o informazioni su di noi che spesso possono essere fraintese o interpretate male.

IL NUMERO DEI POST PUBBLICATI NON E' DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALLA FELICITA' DELLA COPPIA

Allo stesso modo conosco persone che sanno riservare la propria vita privata, pubblicando di rado, poco o nulla. Ammiro chi sceglie di non pubblicare le foto dei propri bambini o di coprirne il viso per non esporli a rischi inutili, e chi riesce ad amarsi lontano dai riflettori ma in maniera vera e pulita. Ho visto persone che hanno avuto gravidanze, hanno partorito, e si sono sposate senza aggiornare i propri profili. Ora non sto dicendo che tutti debbano fare allo stesso modo, io stessa non credo di riuscire ad essere così velata, anzi, nel momento in cui avrò qualcosa di tanto bello da condividere probabilmente diventerei la più social di tutti, dico solo che ho scoperto del matrimonio o della maternità di alcune conoscenti, anche dopo mesi o anni, e ciò non vuol dire che quella coppia o quella famiglia non si ami. Anzi, probabilmente quando una coppia è felice non pensa a ricercare l’approvazione esterna, perché non ha nulla da dimostrare, la felicità è stare insieme e non pubblicare una foto di quando si sta insieme.I momenti migliori sono quelli che si vivono appieno lontani dallo smartphone, lontani dall’ orologio o dalla macchina fotografica. Scattare foto è bellissimo, ma costruire ricordi lo è molto di più.



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