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LA QUALITA' DEI PENSIERI INFLUISCE SULLA QUALITA' DELLA VITA

Ogni giorno della nostra vita la mente è affollata da un flusso continuo, conscio o inconscio, di pensieri. Il rumore di fondo, a volte, diventa assordante.


Talvolta non ci si rende conto di quante parole vengono pronunciate dalla nostra voce interiore e di quale effetto possano avere sul modo di vivere, di vedere e di affrontare la quotidianità.


Le parole, dette o pensate, hanno un potere immenso perché sono in grado di influire sull’immagine della realtà che stiamo vivendo, alimentandola di energie positive o di negatività.


Quando le rivolgiamo verso altre persone è, forse, più facile comprenderne l’effetto. Quando, invece, sono rivolte verso noi stessi, apparentemente nascoste all’interno della nostra mente, siamo meno portati a osservare, analizzare e percepire l’impatto che hanno.


Quando ci troviamo a vivere delle situazioni o delle relazioni che provocano del disagio, ci sentiamo in un tunnel e fatichiamo a vedere la luce e l’uscita.

Alle prime avvisaglie di inquietudine tendiamo ad analizzare approfonditamente la situazione, nella maggior parte dei casi si tende a focalizzare ciò che non c'è o che dovrebbe esserci, ovvero sul deficit che percepiamo nella nostra vita.


La nostra mente inizia a produrre pensieri e parole che possono alimentare convinzioni e/o paure, o che ci portano lontano da una visione oggettiva della realtà.


Questo meccanismo può rendere difficoltosa l’identificazione del ‘come dovrebbe essere’, di conseguenza diviene arduo comprendere cosa dovrebbe cambiare e in che modo. È come se la situazione di disagio, una volta conosciuta, fosse inconsciamente accettata.


Cambiare vuol dire esplorare qualcosa di nuovo e l’incognita che ne deriva. Rimanere nella zona di comfort significa sapere come si muove il campo di gioco e illudersi di poterlo gestire.


Se paragonassimo il tunnel ad una casa, il lavoro che la mente fa, analizzando ogni dettaglio di ciò che non va, è quello di ‘arredare il tunnel stesso’, popolandolo di pensieri, parole e analisi sulle proprie e altrui aspettative disattese.


Attraverso il caoching si alimenta l'osservazione oggettiva di ciò che c'è. Creare uno spazio di pausa tra i pensieri ricorrenti e dare luce a quelli inconsci può sostenere nuovi comportamenti di cui beneficiano la vita personale, professione e le relazioni.


Attraverso una visione più chiara di come vorremmo che il presente cambiasse e da cosa ci potremmo accorgere che l’obiettivo di cambiamento è raggiunto, è possibile spostare il focus dei pensieri sul nuovo e potenziare le azioni volte a un obiettivo realistiche che dipende dalla propria responsabilità.

Fonte: Laura Aramini

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