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MOMMY MAKEOVER: COME TROVARE UNA BUONA FORMA FISICA DOPO IL PARTO



Il parto è l'evento più emozionante e importante per la maggior parte delle donne. Nonostante ciò la gravidanza prima, il parto poi e infine l’allattamento richiedono un enorme sforzo per l’organismo e lasciano segni sul corpo anche importanti: si pensi solo agli esiti cicatriziali della episiotomia, alle smagliature e alle variazioni di peso. Le donne, già provate dal parto e dai cambiamenti importanti che la vita con un bambino comporta e da tutte le precauzioni che in questo periodo di emergenza sanitaria è necessario prendere per tutelare la propria salute e quella del neonato, si trovano a dover fare i conti anche con un’immagine nella quale spesso non si riconoscono. E’ assolutamente legittimo il desiderio di ritrovare la forma fisica perduta e tornare a sentirsi belle e a proprio agio nel proprio corpo.

Da qui nasce il protocollo Mommy Makeover, ovvero una serie di interventi mirati per risolvere gli inestetismi tipici delle neomamme.


Gli interventi più richiesti dalle neo mamme sono mastoplastica additiva e mastopessi per aumentare il volume e restituire tonicità al seno”, spiega il prof. Sergio Noviello, medico e chirurgo estetico, direttore sanitario di Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre, “è l’addominoplastica che insieme alla liposcultura a fianchi e cosce, rimodella le zone che più di tutte sono messe a dura prova dalla gravidanza per l’oscillazione di peso. Spesso le tempistiche e il periodo di convalescenza post operatorio preoccupano le mamme che desiderano sottoporsi a questo tipo di interventi, ma oggi grazie alla Bloodless Atraumatic Technique (BAT) che ho messo a punto per ridurre al minimo il dolore per la paziente e garantire tempi di recupero più veloci, le cose sono cambiate. La BAT consente, infatti, di ricorrere alla chirurgia con minor trauma per l’organismo e una ripresa ridotta a pochi giorni. Fattori non irrilevanti per una neo mamma che può ritornare in sole 24-48 ore al lavoro e alla cura del bambino, limitandosi al rispetto di poche e semplici precauzioni” conclude Noviello.

Ma la chirurgia estetica non è l’unica opzione. Per chi non vuole ricorrere al bisturi o non ne ha bisogno ci sono tante soluzioni mininvasive sicure e rapide che richiedono una compliance limitata e tempistiche veloci, compatibili con i mille impegni delle mamme. Stiamo parlando dei protocolli di medicina estetica.


Da 4, 8 o 12 sedute, I protocolli possono mirare sia alla riduzione delle odiate smagliature sia ad aiutare la cute a ritrovare tonicità e turgore dopo le numerose stimolazioni a cui è stata sottoposta durante tutto il periodo della gravidanza e nella fase post-parto.

Questi programmi, inoltre, possono svolgere un ruolo determinante anche nell’ambito del weight loss e per ridurre cellulite e accumuli di grasso. Diversificate le soluzioni possibili con cicli di trattamenti iniettivi a base di sostanze sciogligrasso o con trattamenti ambulatoriali molto veloci come la laserlipolisi (indicata per adiposità localizzate su fianchi, addome, glutei, ginocchia, braccia) e la cellulisi per l’eliminazione della pelle a buccia d’arancia.


Infine, per aiutare la pelle a rispondere allo stress legato ai cambiamenti di peso e alle dinamiche della gravidanza, è fondamentale idratare sia la cute del viso che del corpo con creme altamente nutritive ed oli a base di amminoacidi essenziali, acido ialuronico, collagene, vitamine o olio di crusca di riso che svolgono azione emolliente ed elasticizzante e prevenendo o combattendo le smagliature su addome, cosce, glutei, seno.

Importante prendersi cura anche dei capelli con prodotti mirati e un’integrazione alimentare a base di vitamina B5 e B6.


Queste procedure vanno valutate in base allo stato di salute della paziente e del bambino e sempre nel rispetto di adeguate tempistiche.

La remise en forme post parto, infatti, deve essere vissuta in modo sano e moderato. La priorità per la mamma deve sempre essere la salvaguardia del suo stato di salute e di quello del piccolo. Il consiglio è di attendere con tranquillità il termine dell’allattamento per intraprendere il proprio percorso, identificato in base a precise e soggettive esigenze.



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